Nel corso delle ultime settimane molte case della mia zona sono state svaligiate dai ladri e, mai come prima d’ora, la sicurezza della casa è diventata una delle mie priorità. Mi sono informato sugli allarmi professionali, ma hanno costi per me proibitivi. Mi sono così messo alla ricerca di una soluzione fai da te per avere un sistema di allarme economico e dopo qualche settimana di ricerche e di lavoro sono pronto per mostrati come realizzare un antifurto economico fai-da-te utilizzando componenti facili da reperire e da installare. Per il mio sistema ho deciso di usare solamente pochi componenti: una telecamera da esterno, un sensore di movimento, alcuni sensori magnetici per porte e finestre, alcune prese smart ed un hub per la loro connessione.
Indice dei contenuti
- 1 Videoguida completa alla realizzazione di un allarme economico
- 2 Premesse, vantaggi e svantaggi
- 3 Scelta dei Componenti
- 4 Installazione e dove mettere i sensori
- 5 Configurazione dei dispositivi
- 6 Scene, automazioni, allarmi e notifiche
- 7 Manutezione, problematiche ed aspetti da migliorare
- 8 Conclusioni e consigli finali
Videoguida completa alla realizzazione di un allarme economico
Premesse, vantaggi e svantaggi
Certo, con un sistema fai-da-te non potrai mai sostituire completamente un impianto professionale installato da esperti e dotato di tecnologie avanzate, ma questa soluzione è una valida alternativa per chi ha un budget limitato o per chi desidera una soluzione personalizzata e modulare, magari da espandere e migliorare nel corso del tempo. I vantaggi sono parecchi:
- risparmio di soldi grazie alla minor spesa
- facilità nella configurazione
- modularità del sistema
- controllo diretto dei vari componenti
- possibilità di espandere il sistema nel tempo
Bisogna però essere anche consapevoli dei vari svantaggi:
- un sistema di allarme economico fai-da-te potrebbe risultare meno affidabile di un sistema professionale
- sono in ogni caso richieste un minimo di competenze competenze tecniche per l'installazione e la configurazione dei vari componenti
- bisogna farsi carico di un minimo di manutenzione periodica.
In questa guida, analizziamo i componenti necessari per creare un sistema antifurto economico, vediamo quali ho deciso di acquistare, poi ti spiegherò il procedimento per l’installazione e la configurazione e, infine, ti darò vari consigli utili per ottimizzare il sistema e migliorare al massimo la sicurezza della tua casa.
Disclaimer: Realizzare un antifurto economico fai-da-te è abbastanza semplice, ma il livello di sicurezza offerto potrebbe non essere all’altezza di un sistema professionale e procedete quindi a vostro rischio e pericolo. Quindi fate le vostre attente valutazioni prima di procedere in autonomia, se non vi sentite sicuri fatevi montare un sistema serio da un professionista.
Scelta dei Componenti
Prima di procedere, è necessario dedicare qualche momento alla scelta dei componenti per la realizzazione del nostro sistema antifurto fai-da-te.
Sul mercato si trova un’offerta sterminata di prodotti dedicati alla sicurezza, con fasce di prezzo molto diverse fra loro e con specifiche tecniche che possono variare in maniera rilevante. Non ti nascondo che, durante le mie prime ricerche, ho avuto qualche difficoltà a districarmi fra le varie opzioni e ho dovuto dedicare parecchio tempo alla scelta. Alla fine ho optato per i prodotti di TP-Link della serie Tapo perché conoscevo già il brand, avevo utilizzato altri dispositivi in passato ed avevo già in casa alcune prese smart che si sarebbero integrate perfettamente con il resto dell’ecosistema. Oltretutto, i prodotti in questione hanno ottime funzionalità, una buona applicazione, si integrano con con Alexa che è il sistema che uso a casa e, soprattutto, costano il giusto, hanno quindi tutto quello che mi serve per realizzare il mio sistema di sicurezza economico.
Analizziamo quindi i vari componenti nel dettaglio (telecamera, hub, sensore di movimento e sensore magnetico), tenendo sempre presente che sono soluzioni economiche per chi vuole spendere poco, e che chi ha un buon budget può puntare a prodotti di fascia superiore come la serie Ring di Amazon o i device di Arlo.
L’elemento principale del mio sistema antifuturo è il Tapo T30 Kit, che costa 50 euro, ed è appunto il kit perfetto per iniziare la costruzione del nostro sistema anti intrusione visto che integra l’hub H100, un sensore di movimento T100, due sensori di contatto T110 e poi pile e strisce adesive per il montaggio. A questo ho aggiunto una telecamera da esterno Tapo C410 con il kit con pannello solare venduta a 55 euro e due prese smart Tapo P105 da 10 euro l’una quindi con una spesa totale di 125 euro. Analizziamone i vari componenti.
Hub - il cuore del nostro sistema antifurto
L’hub è il cervello del nostro antifurto economico ed è il dispositivo che permette ai vari dispositivi di comunicare tra loro e di creare automazioni avanzate e scenari differenti di utilizzo. Qui serve un attimo di attenzione nella scelta perché quasi tutti gli hub funzionano esclusivamente con i prodotti dello stesso brand. In fase di scelta dobbiamo quindi prestare attenzione a vari aspetti:
- Tipologie e compatibilità: alcuni brand, come Arlo e Tapo, hanno hub proprietari compatibili solo con i loro dispositivi. Altri hub, come Samsung SmartThings o Philips Hue, sono universali e supportano dispositivi di diversi produttori.
- Protocolli di Comunicazione: i più diffusi sono Zigbee, Z-Wave, Wi-Fi e Bluetooth. Ogni protocollo ha i suoi vantaggi e svantaggi in termini di portata, consumo energetico e velocità di trasmissione. Zigbee e Z-Wave sono protocolli wireless a basso consumo energetico, ideali per dispositivi alimentati a batteria. Il Wi-Fi offre una maggiore velocità di trasmissione, ma consuma più energia.
L’hub Tapo H100 ha dimensioni compatte, può gestire 64 dispositivi, funziona semplicemente con connessioni WiFi e Bluetooth ed è compatibile con i vari assistenti vocali Amazon Alexa, Google Home e Siri e questo mi da la possibilità di sfruttarlo al meglio con Alexa, ma mi da anche la chance in futuro di poterlo spostare su un altro sistema. Oltre a questo dispone di un allarme integrato che era l’aspetto che più mi interessava perché cercavo un hub con allarme che potesse suonare in caso di necessità.
Sensori di movimento
Il sensore di movimento, come dice chiaramente il nome, ha il compito di rilevare la presenza di movimento, e quindi di intrusi, all’interno di una specifica area. Il sensore T100 di Tapo riesce a rilevare movimenti fino a 7 metri di distanza ed ha un angolo ampio di visione di 120°, è quindi perfetto per essere utilizzato sia all’interno che all’esterno. Il montaggio è molto semplice grazie a magneti e biadesivo ed ha dimensioni compatte quindi è anche semplice da nascondere.
L’unico difetto è legato al funzionamento con batterie non ricaricabili, è quindi necessario procedere alla sostituzione una volta l’anno.
Se devi scegliere un sensore di movimento ci sono alcuni aspetti e caratteristiche tecniche di cui devi tener conto:
- Tipologie: I più comuni sono i PIR (infrarossi passivi), che rilevano le variazioni di calore. Esistono anche sensori a microonde e a doppia tecnologia (PIR + microonde), più precisi ma anche più costosi.
- Raggio d'Azione: La distanza massima a cui il sensore riesce a rilevare un movimento (es. 10 metri).
- Angolo di Rilevamento: L'ampiezza dell'area coperta dal sensore (es. 110°).
- Sensibilità Regolabile: Permette di regolare la sensibilità del sensore per evitare falsi allarmi.
- Pet Immunity: Alcuni sensori sono progettati per ignorare gli animali domestici di piccola taglia, evitando che facciano scattare l'allarme.
Sensore Magnetico Porta/Finestra
Gli elementi più importanti del mio sistema antifurto sono sicuramente i sensori magnetici per porte e finestre. Questi sensori sono composti da due parti: un magnete e un sensore, quando le due parti vengono separate (cioè quando la porta o la finestra viene aperta), il sensore invia un segnale all'hub e scatta l’azione che abbiamo preimpostato che può essere un allarme, una notifica o l’accensione delle luci.
Anche qui ci sono vari aspetti da valutare:
- Distanza di Attivazione: La distanza massima tra le due parti del sensore entro cui questo rimane attivo (solitamente 1-2 cm).
- Alimentazione: Generalmente sono alimentati a batteria ed hanno consumi molti ridotti. Di solito una batteria dura anche anni.
- Dimensioni e Design: Devono essere discreti e adattarsi all'estetica della porta o finestra.
- Sicurezza: i modelli più economici potrebbero essere aggirati, da un ladro esperto, con l’avvicinamento di un magnete al sensore.
Quindi è chiaro come questi sensori magnetici possono essere utilizzati anche per monitorare l'apertura di porte e finestre, ma potrebbero essere anche sfruttati per armadi, cassetti o altri oggetti. Il modello T100 di Tapo non ha caratteristiche particolari, fa semplicemente il suo lavoro.
Telecamera da Esterno
La scelta della telecamera da esterno deve tener conto di molti elementi ed è fondamentale sceglierne una di buona qualità ed adatta alle nostre esigenze. Gli aspetti tecnici di cui tener conto sono:
- Tipologie e formati: Le più comuni sono le bullet (forma allungata), le dome (a cupola) e le PTZ (motorizzate e controllabili da remoto). Per un sistema economico, una bullet o una dome andranno benissimo.:
- Risoluzione: Ti consiglio almeno una risoluzione Full HD (1080p), ma se il budget lo permette, puntate su 2K o 4K per immagini più dettagliate. Tieni conto che la risoluzione poi varierà in base alla bontà della ricezione del WiFi, nel mio caso la telecamera è molto lontana ed ho limitato lo streaming alla risoluzione più bassa.
- Visione Notturna: Fondamentale per vedere al buio ed assolutamente indispensabile per un posizionamento all’esterno. Da verificare anche se sono presenti LED infrarossi e la loro portata.
- Angolo di Visione: Un angolo più ampio (es. 120°) permette di coprire un'area maggiore.
- Connettività: La maggior parte delle telecamere economiche si collega tramite Wi-Fi, ma assicurati che il segnale sia stabile nella zona in cui andrai ad installarla. In alternativa, valuta modelli con connessione Ethernet o PoE (Power over Ethernet), che offrono una connessione più stabile, ma naturalmente ti serve una predisposizione per questi cavi.
- Resistenza alle Intemperie: Essendo una telecamera da esterno, deve essere resistente a pioggia, neve e polvere. Controlla la certificazione IP (es. IP65, IP66, IP67): più alto è il numero, maggiore è la protezione.
- Alimentazione: Può essere a batteria (più facile da installare, ma va ricaricata periodicamente) o via cavo (più scomoda l'installazione, ma non richiede ricariche). I modelli più recenti integrano anche dei pannelli solari che garantiscono una ricarica costante della batteria.
- Registrazione: Le telecamere possono registrare su una microSD inserita nella telecamera stessa o su un servizio cloud (spesso a pagamento).
- Funzionalità Smart: Alcune telecamere offrono funzioni aggiuntive come il rilevamento del movimento con zone di attività personalizzabili, l'audio bidirezionale (per parlare e ascoltare attraverso la telecamera), una sirena integrata e sistemi di illuminazione che accendono le luci in caso di rilevamento di movimenti. Oltre a questo, le telecamere più moderne riescono a riconoscere persone ed animali e anche volti familiari per un maggior livello di sicurezza.
La TP-Link Tapo C410 che ho scelto integra tutte le caratteristiche principali: risoluzione 2K, vista notturna a colori, luci e allarme integrati, rilevamento di movimento e persone, audio bidirezionale, registrazione dei video e pannello solare. Costa poco ed ha tutto quello che serve.
Presa smart
Un elemento semplice ma funziona nell’ecosistema del nostro antifurto sono le prese smart che possono essere usate in molti modi, ne ho parlato nella guida a cosa si può fare con una presa smart, e che tornano utili, nel nostro caso, per l’accensioni di luci e lampade. Qui non c’è moltissimo di cui tener conto i fase di acquisto, assicurati che la presa sia compatta ed abbia il formato che ti interessa.
Personalmente ho scelto due prese Tapo P105 da 10 euro che hanno tutto quello che serve per funzionare al meglio: WiFi, compatibilità con Alexa e google Home e controllo remoto via app.
Altri consigli per la scelta dei componenti
Nel complesso per il mio sistema di sicurezza ho speso 125 euro, vivo in un appartamento medio/piccolo con una esposizione solamente su due lati dove uno viene quasi interamente coperto dalla telecamera e sull’altro mi sono appoggiato ai vari sensori.
Se hai una casa grande potrai dover metter in conto una spesa maggiore, ma idealmente un antifurto composto dal kit di Tapo, due telecamere e sensori aggiuntivi potrebbe avere un costo finale di circa 200-250 euro. Siamo ben distanti dalle migliaia di euro richiesti per un antifurto professionale.
Installazione e dove mettere i sensori
A questo punto abbiamo scelto i nostri componenti e siamo pronti per l’installazione dei vari elementi ed anche qui è necessario prestare attenzione per un posizionamento strategico dei vari componenti.
- Hub: Posiziona l'hub in una zona centrale della casa in modo tale da garantire una buona copertura del segnale a tutti i dispositivi. L’hub è il primo device da installare e configurare e deve avere una copertura Wi-Fi ottimale e devi posizionarlo tenendo conto anche che sarà l’allarme che suonerà in caso di necessità, devi quindi sentirlo ma evita di metterlo a fianco del letto per non svegliarti di soprassalto.
- Sensore di movimento: il mio consiglio è quello di installarlo in una zona di passaggio obbligato come l’ingresso, un corridoio o delle scale. Posizionalo in alto in modo che sia difficile da raggiunge e poco visibile. Assicurati anche che non ci siano ostacoli che ne bloccano la visuale. Evita di posizionarlo vicino a finestre o puntato verso degli specchi e lontano da fonti di calore perché potrebbero creare dei falsi positivi e farlo scattare.
- Sensore Magnetico: puoi montare questi sensori su porte e finestre con l’accortezza di fissare con precisione le due componenti su ante e telai. Piccolo consiglio: posizionalo in alto in modo da evitare di batterci contro con i piedi o che aspirapolvere o robot aspirapolvere possano andare a toccarlo.
- Telecamera: Posizionala in un punto strategico che offra una buona visuale dell'area da sorvegliare e preferibilmente in alto (almeno 2,5-3 metri) per evitare manomissioni. Assicurati anche che non vi siano ostacoli e soprattutto assicurati di non inquadrare proprietà altrui in rispetto delle normative sulla privacy. In fase di configurazione regola attentamente la zona da inquadrare onde evitare attivazioni inutili nel cuore della notte.
- Prese smart: Sono un componente facoltativo, ma potrebbero tornare molto utili per accendere una luce o una lampada automaticamente in caso di necessità. La mia idea è semplice: scatta l'allarme esterno, la luce della cucina si accende con la speranza di mettere sull'allerta eventuali ladri e la luce accesa mi permette anche di arrivare in cucina con una visione chiara di quello che sta accadendo senza dover camminare al buio.
Piccola nota: In Italia, la videosorveglianza è regolamentata dal Garante per la protezione dei dati personali. Assicuratevi di rispettare le normative vigenti, ad esempio informando con appositi cartelli della presenza di telecamere e non riprendendo aree pubbliche o private di proprietà altrui.
Dove ho installato i miei componenti?
Ho posizionato la telecamera in modo da inquadrare tutta la parte frontale delle mia abitazione e ne ho limitato, via app, la visione al mio giardino senza andare ad inquadrare la strada, in questo modo evito attivazioni non necessarie e tengo monitorato solo quello che mi interessa. Il sensore di movimento è montato in alto su un pensile della cucina e rileva movimenti di porta di ingresso e della finestra, questo mi fa da backup qualora la telecamera esterna venisse danneggiata. I sensori magnetici sono posizionati sulla porta finestra e sulla finestra non coperte dalla telecamera in modo da garantire una protezione completa della casa.
Configurazione dei dispositivi
La configurazione dei dispositivi dell’antifurto è molto semplice ed immediata. Una volta scaricata l’app sul tuo smartphone o tablet ti sarà sufficiente seguire i passaggi a schermo per l’aggiunta dei vari dispositivi. Questi passaggi sono sempre molto semplici e ci portano in un'oretta di lavoro ad avere tutti i dispositivi configurati e pronti all’uso. L’unico consiglio che mi sento di darti è quello di rinominarli in maniera chiara, ad esempio “Sensore magnetico camera bambini”, in modo da avere una gestione più semplice e notifiche più chiare. Configura subito i dispositivi anche con Alexa in modo da avere una gestione ottimale.
Un approfondimento va fatto sulla gestione delle telecamere e sulla registrazione. Nel mio caso la telecamera di Tapo mi offre due metodi alternativi per la registrazione ed archiviazione dei video: su microSD o su cloud. Personalmente ho optato per la registrazione su microSD che va semplicemente installata sulla telecamera e che permette di archiviare grandi quantità di video che poi possono anche essere salvati sul telefono. Ho modificato la frequenza di innesco a 10 secondi in modo tale da avere una notifica e la attivazione dell’allarme ogni 10 secondi in caso di rilevazione del movimento, ho settato la zona di rilevamento andando ad escludere una piccolissima porzione di strada e ho poi disattivato la rilevazione di auto ed animali. Poi qui dovrai capire tu quali sono le tue necessità.
Come dicevo, esiste anche la possibilità di registrare i video e salvarli nel cloud, funzione sicuramente utile perché il ladro potrebbe semplicemente rubarsi la microSD ed in questo caso Tapo offre vari piani che hanno costi che variano in base al numero di telecamere e funzionalità legate all’intelligenza artificiale, ma siamo nell’ordine dei 3 euro al mese quindi potrebbe valerne la pena.
Scene, automazioni, allarmi e notifiche
La parte più noiosa è quella legata alla creazione dei vari scenari e delle automazioni che portano ad attivare allarmi e ad inviare notifiche. Qui abbiamo la possibilità di affidarci alle app degli assistenti vocali o all’app del produttore dei dispositivi.
Io ho scelto di usare l’app di Tapo, essendo tutti i device dello stesso brand, per tutte le automazioni e l’app Alexa per alcune notifiche rafforzative notturne.
La creazione delle varie automazioni è tutto sommato semplice e richiede solamente un attimo di tempo e di pazienza per capire quando attivare cosa. Nel mio caso ho creato semplicemente 3 tipologie di automazioni legate a telecamera, sensore di movimento e sensore magnetico.
La telecamera è impostata in modo tale da registrare tutto il giorno ed inviarmi una notifica sullo smartphone e sullo smartwatch quando rileva movimento. In questo modo ho notifiche in tempo reale di giorno e di notte e il fatto di avere la vibrazione dell’orologio mentre dormo mi permette di svegliarmi in caso di bisogno. A questo ho aggiunto una automazione notturna che se rileva del movimento o delle persone durante la notte mi manda una ulteriore notifica e poi procede con l’accensione delle luci integrate nella telecamera, con l’attivazione dell’allarme esterno e con l’accensione delle luci interne collegate con le prese smart. Così facendo ho la registrazione di quanto accade, luci interne ed esterne accese, allarme che suona e notifiche.
Sull'automazione del sensore interno di movimento ho dovuto scendere ad alcuni compromessi. L’attivazione ideale mi aveva portato ad impostarlo, oltre che con l’invio della notifica, anche con l’attivazione dell’allarme interno dell’hub. Ma essendo posizionato in cucina mi avrebbe potato a rilevazioni notturne per miei movimenti che avrebbero acceso l’allarme quando non ce n’era effettivamente la necessità. Ho quindi deciso di limitare il suo funzionamento alle notifiche e all’accensione delle luci interne. Ma se hai modo di installarlo in una zona dove non rischi di attivarlo tu allora ti consiglio sicuramente di attivare anche l’allarme dell’hub.
Ho impostato diversamente i sensori magnetici sulle finestre che sono posizionati in camera mia e in camera di mio figlio. Se rilevano lo sgancio oltre ad arrivare la solita notifica e ad accendere le luci, si attiva anche l’allarme sonoro dell’hub in modo da avere il massimo sistema di allerta possibile.
In questo modo ho una configurazione ottimale della sicurezza della mia abitazione con l’idea, quando passo un weekend fuori o quando sono in vacanza, di poter andare a modificare gli orari di attivazione delle varie automazioni e quindi far partire in maniera diversa luci, allarmi e notifiche.
Chiaramente questa è la soluzione ideale per le mie necessità, ma le possibilità di personalizzazione sono moltissime e riuscirai sicuramente a trovare la giusta combinazione per la tua casa, le tue necessità e in linea con le tue abitudini. Tieni presente che tutte le notifiche e i sistemi potrebbero anche essere impostati due volte, ad esempio tramite app Tapo e app Alexa, in modo da avere un rafforzamento delle automazioni con una sorta di esecuzione di backup.
Manutezione, problematiche ed aspetti da migliorare
Sotto il punto di vista delle manutenzione questo impianto non ha bisogno di particolari attenzione. Una volta installato è sufficiente monitorare, di tanto in tanto, che tutto funzioni correttamente, magari simulando un tentativo di intrusione, e di controllare lo stato delle batterie dei sensori che le utilizzano almeno una volta l’anno, anche se per la grande parte dei brand arriva una segnalazione quando le batterie saranno da sostituire.
Le problematiche principali sono legate all’eventuale assenza ci connessione o di elettricità. In caso di blackout il sistema non sarebbe in grado di alimentare l’hub principale e quindi i dispositivi che si basano direttamente su di esso non sarebbero in grado di funzionare. Lo stesso succede in caso di assenza di connessione WiFi che potrebbe interrompere alcune connessioni con le app e non garantirci quindi la corretta ricezione delle notifiche ed il corretto funzionamento dei vari dispositivi.
Personalmente, per tamponare in parte questi problemi, ho deciso di effettuare a breve un piccolo upgrade collegando sia l’hub che il modem al mio UPS che utilizzo come batteria di backup per il mio PC. In questo modo mi garantisco sempre il corretto funzionamento della connessione WiFi, certo se salta la connessione completamente perdo le notifiche, e dell’hub, così facendo riesco sempre ad avere tutti i dispositivi funzionanti visto che i device sparsi per casa e fuori sono tutti alimentati a batteria.
Una mancanza del sistema che ho creato è quello di non avere una modalità “a casa” ed una “fuori casa” come succede con i classici sistemi di allarme. Ho valutato varie opzioni e funzionalità per poter ricreare uno scenario di questo genere, ma non sono riuscito a trovare un metodo valido e quindi, per il momento, rimango con la configurazione attuale.
Ultimo consiglio, controlla di poter ricevere su smartphone e smartwatch le notifiche anche quando i dispositivi sono in modalità "Non disturbare". Verifica anche le impostazioni di risparmio energetico che potrebbero limitare il funzionamento delle app in background.
Conclusioni e consigli finali
Costruire questo impianto di allarme fai-da-te è stata un’esperienza piacevole e divertente e devo dire di aver ottenuto una soluzione economica ma efficace per la protezione della mia casa senza spendere cifre esorbitanti.
Abbiamo visto che con un po’ di attenzione nella scelta dei vari componenti e con un po’ di calma durante la configurazione e l’installazione, si riesce ad ottenere un ottimo livello di sicurezza ed un buon deterrente contro ladri e malintenzionati e per proteggere la vostra casa mentre siete fuori o durante la notte.
L’idea era quella di spendere poco e devo dire di esserci riuscito, ti consiglio di procedere per step, magari partendo dal kit di Tapo ed espandendo progressivamente il numero di dispositivi in base alle tue necessità.
Arrivato a questo punto dovresti avere tutte le informazioni che ti servono per creare il tuo sistema di allarme economico fai-da-te. Se hai dubbi, domande o consigli lascia pure un commento qui sotto e se l’articolo ti è stato utile considera l’opzione di salvarlo fra i preferiti e di condividerlo con i tuoi amici.