Negli ultimi mesi si utilizza sempre più spesso il termine “domotica” anche se, per molte persone, il suo significato non è ancora del tutto chiaro. La parola, che deriva dalla fusione di domus (in latino “casa”) e ticos (riferito alle discipline di applicazione), è un neologismo entrato di prepotenza nella nostra vita di tutti i giorni. Si tratta di una sorta di scienza che vede l’applicazione della tecnologia nell’ambito domestico, al fine di migliorare la nostra vita di tutti i giorni.
E’ una definizione alquanto generica e che potrebbe spaventare chi non è al passo con i tempi moderni, ma riesce a includere completamente una serie di ambiti in cui è possibile trovare il perfetto equilibrio tra casa e tecnologia. Se fino a pochi anni fa questo binomio era visto come qualcosa di fantascientifico e veniva usato più per dileggiare l’uomo del futuro che come possibile mezzo di razionalizzazione degli edifici abitativi , al giorno d’oggi la situazione è decisamente cambiata: aspirapolveri intelligenti, luci che si adattano al livello di luminosità della stanza, termostati smart, assistenti vocali e altri dispositivi, hanno trasformato le nostre abitazioni in case smart: in ambienti ad alta influenza tecnologica per un comfort personalizzato e, allo stesso tempo, con un occhio di riguardo al risparmio energetico.
Indice dei contenuti
Cos'è la domotica e cosa significa avere la casa smart
Come si può dunque gestire una casa intelligente? Questa può essere controllata tramite diversi tipi di interazione, strettamente legate a precisi dispositivi. Tra i tanti possiamo citare alcuni di connotazione più classica, come telecomandi o semplici pulsanti, ma anche altri più avanzati tecnologicamente, come schermi touchscreen e, naturalmente, un qualunque smartphone nelle sue versioni più recenti che consentono di scaricare le apposite applicazioni. Nonostante ciò, la vera e propria era della casa smart è scoppiata con l’introduzione massiccia del riconoscimento vocale. Amazon Echo e Google Home hanno infatti stravolto questo ambito, consentendo all’utente di gestire la propria casa anche senza l’ausilio di periferiche manuali. Di fatto, grazie a questi dispositivi, è possibile governare qualunque tipo di elettrodomestico smart senza dover impiegare le mani.
Al di là dell’effetto scenico, il risultato a livello pratico è a dir poco apprezzabile con la possibilità di avere una coordinazione capillare della propria casa senza nemmeno premere un semplice bottone.
I vantaggi della domotica
Ora che abbiamo capito cos'è la domotica, la relativa casa smart sono dunque un qualcosa adatto esclusivamente a chi è relativamente pigro? Neanche per sogno! I vantaggi che questo insieme di tecnologie porta infatti, vanno ben oltre la semplice comodità. Tra le diverse caratteristiche è bene ricordare:
- Risparmio energetico: in quanto una casa intelligente sa gestire illuminazione e termostato senza sprechi o dimenticanze di sorta, attivando o eludendo un elettrodomestico, sia con una programmazione predefinita o in tempo reale, senza essere per questo all’interno della stessa.
- Affidabilità: il sistema funziona sempre, senza richiedere particolari attenzioni o manutenzioni straordinarie. In caso di inconsuete anomalie, queste vengono comunque prontamente segnalate per un intervento diretto o per ovviare all’inconveniente indesiderato.
- Basso costo dei componenti: Nonostante agli albori di questa tecnologia i costi fossero molto elevati, gli elettrodomestici smart e tutto il settore collegato, si sta rapidamente abbassando di prezzo diventando alla portata di tutti i potenziali clienti ed ammortizzando in breve tempo il costo iniziale con l’energia risparmiata .
- Alto livello di sicurezza: Hai paura di dimenticare una pentola sul fuoco? Il forno acceso? Tutte quelle ansie che assillavano le casalinghe una volta saliti in auto, sono da dimenticare grazie agli elettrodomestici per una cucina intelligente. La domotica aiuta anche a prevenire gli incidenti domestici. Nonostante si tratti di un fattore spesso sottovalutato, ogni anno sono tantissime le vittime di sinistri tra le quattro mura di casa.
Domotica: alcuni esempi pratici di come funziona nella vita di tutti i giorni
Sinora abbiamo parlato di come funziona a grandi linee e di quali vantaggi comporta. A livello pratico però, come opera la domotica? Nel campo dell’illuminazione, per esempio, questo concetto è già fortemente radicalizzato. I vecchi interruttori sono, a questo punto, parte del passato, visto che oggi sono ormai sostituiti dai più pratici sensori di luminosità. Grazie a questi, la casa smart è in grado di captare il livello di luce e adattare l’intensità delle lampadine solo al raggiungimento di una certa oscurità. Tutto ciò avviene a livello perfettamente automatico, a meno di non decidere di intervenire a voce e di modificare la luminosità di una stanza a seconda dei bisogni del momento specifico. Come nel caso di dedicarsi alla lettura, aumentando l’intensità o volere una atmosfera adatta a una situazione romantica.
Funziona in maniera simile al termostato. Anche se da anni è possibile programmare il riscaldamento, con l’introduzione massiva della domotica il sistema di gestione della temperatura si è affinato. Per esempio, tramite alcuni sensori, la casa intelligente è in grado di capire se l’abitazione è vuota o se risulta presente uno o più dei residenti. Il riscaldamento dunque, si attiva solamente se qualcuno è realmente presente in casa.
Si parla spesso di “casa” anche se le funzionalità della domotica si spingono oltre le mura perimetrali, fino al terrazzo o al giardino. L'impianto di irrigazione, per esempio, può essere connesso alla rete senza particolari problemi. Può essere molto utile, programmare i tempi e gli orari dell’irrigazione, tenendo anche in considerazione il clima e l’umidità del terreno. Se è appena piovuto, ecco che il sistema ritiene sufficiente l’acqua ricevuta e non si attiverà, con il conseguente risparmio per il proprietario di casa.
In questo articolo ci siamo limitati a una panoramica generale senza scendere nei dettagli di ogni singolo elettrodomestico o dispositivo presente in casa. Forni, lavastoviglie, frigoriferi ma anche citofoni, televisori, sistemi antifurto, impianti stereo, climatizzatori e tanti altri oggetti possono interagire tra loro sino alla realizzazione di una vera e propria struttura che permette a tutta la casa di agire in modalità “intelligente”. La casa è destinata ad essere razionalizzata, al fine di contenere al massimo le spese energetiche con beneficio per l’ambiente e, soprattutto per il proprietario. Potrà essere personalizzata in base al suo uso effettivo e al clima del luogo dove è situata. Non più un edificio “abitabile”, ma un confortevole rifugio dove abbandonare le preoccupazioni e lo stress dell’era moderna.
La domotica e gli smartphone
Gli elettrodomestici moderni, sono sempre di più orientati verso la domotica. Ciò favorisce sempre di più la diffusione delle case intelligenti, per uno standard che sta prendendo forma con un ritmo più veloce delle previsioni iniziali. Se in paesi ad alto tasso tecnologico come Stati Uniti e Giappone le case smart sono ampiamente diffuse, di riflesso anche l’Italia sta rapidamente entrando in questo universo, complici anche i prezzi sempre più bassi di tale tecnologia.
In un certo senso, il primo passo verso questa direzione è stato effettuato proprio grazie agli smartphone. Si tratta di dispositivi ormai largamente diffusi, capaci di svolgere molte funzioni e ormai in grado di interagire con un gran numero di altri dispositivi elettronici. Di fatto, la rivoluzione della domotica è già iniziata con essi e con la loro interazione con altri device. Il salto successivo è arrivato proprio con gli assistenti vocali realizzati da Amazon e Google. Questi dispositivi infatti, giunti appena pochi mesi fa sul mercato italiano, risultano essere lo step successivo verso un ambiente domestico totalmente gestito dalla tecnologia.