Se hai intenzione di rendere la tua casa smart, al giorno d'oggi hai diverse opzioni tra cui scegliere: da Amazon Alexa a Google Home, fino a HomeKit.
Nel caso tu sia un fan di Apple, senza ombra di dubbio sarai attratto maggiormente dall'ultima opzione. Ma sei davvero sicuro che questa scelta faccia per te? In questo articolo andremo proprio ad elencare i potenziali svantaggi legati a HomeKit e agli accessori di questo ecosistema.
Indice dei contenuti
1- Opzioni di altoparlanti intelligenti limitate
Gli altoparlanti intelligenti sono in genere considerati come la vera e propria "spina dorsale" di qualunque casa intelligente. Svolgono la funzione di un vero e proprio hub, consentendo ai vari dispositivi smart di connettersi tra loro.
Per produttori come Google e Amazon, hai diverse scelte di altoparlanti smart tra cui scegliere. Sono disponibili in diverse forme, dimensioni e caratteristiche. Tuttavia, all'interno dell'ecosistema Apple HomeKit, sei essenzialmente bloccato con un solo modello di altoparlante: l'HomePod mini.
Apple ha interrotto la produzione dell'HomePod standard nel marzo 2021 a favore del suddetto prodotto. E finora, il colosso di Cupertino non ha mostrato segni di voler rilanciare il suo speaker o comunque di proporre un'alternativa.
HomePod mini è paragonabile ad altoparlanti come Google Nest Mini e Amazon Echo Dot, anche se costa il doppio. Ciò significa che Apple HomeKit non ha altoparlanti da abbinare a offerte come la serie Echo Show di Amazon o Nest Hub Max di Google.
2- Un ecosistema costoso
Dei tre principali ecosistemi di casa intelligente, HomeKit di Apple è il più costoso da configurare e gestire.
Per gestire tramite Google Home una smart home ti basta cominciare con uno smartphone da 200 euro e un Google Nest Mini per circa una cinquantina di euro. Per gestire HomeKit, come è facile intuire, dovrai sborsare molto di più.
Hai infatti bisogno di un iPhone, iPad o iPod con l'ultima versione di iOS disponibile. Ovviamente, un iPhone o un iPad non costano poco. Per ottenere il massimo dalla tua casa intelligente poi, ti consigliamo di posizionare il maggior numero possibile di altoparlanti intelligenti in luoghi chiave. A conti fatti, se cerchi le offerte giuste, puoi ottenere 9 Echo Dot al prezzo di 4 HomePod Mini.
Non è tutto. Affinché un dispositivo per la casa intelligente sia certificato MFi, che è uno standard per i gadget che possono comunicare con HomeKit, tale dispositivo deve avere uno speciale chip di sicurezza approvato da Apple. Questo chip aggiunge un costo aggiuntivo alla produzione di elettrodomestici compatibili con HomeKit. Tutto ciò non fa altro che aumentare i prezzi di tali prodotti.
3- Numero limitato di dispositivi compatibili
HomeKit non è diffuso sul mercato come i suoi concorrenti. Sebbene il numero di marchi che realizzano dispositivi compatibili con questo ecosistema continui a crescere, HomeKit ha ancora molta strada da recuperare.
Secondo alcune ricerche di Statista, l'ecosistema Alexa di Amazon è compatibile con circa 100.000 dispositivi. HomeKit di Apple, dal canto suo, può raccogliere compatibilità solo con poche centinaia di marchi. Come è facile intuire, il suddetto certificato MFi non aiuta in tal senso, con diversi produttori che non possono ottenere tale certificazione per questione di costi.
4- Innovazione un po' troppo lenta
Apple è stata talvolta innovata di scarsa innovazione nel contesto degli iPhone, mentre dall'altra parte della barricata i fan tendono a difendere le idee e le produzioni dell'azienda.
Senza schierarci da una parte o dall'altra, nel contesto smart home, tale tendenza è evidente. HomePod mini non si è evoluto tanto quanto i consumatori avrebbero voluto: questo è un dato di fatto. Apple non ha davvero fatto nulla di straordinariamente diverso da ciò che hanno realizzato marchi concorrenti come Sonos e Amazon.
A partire da settembre 2022, Apple non ha ancora un altoparlante con uno schermo come la serie Echo Show o il Nest Hub Max. Google e Amazon propongono questi modelli da anni e attualmente li stanno dotando di funzionalità nuove e interessanti. Al momento, dunque, Apple non sembra voler cambiare marcia in questo mercato.
5- Prestazioni complessive
Da quando Apple ha fermato la produzione dell'altoparlante HomePod più grande, il suo potere competitivo all'interno del mercato della domotica si è ridotto notevolmente. Poiché HomePod Mini è l'unica opzione per l'ecosistema HomeKit, è difficile mettere un piccolo altoparlante contro modelli più grandi e avanzati offerti da Google, Amazon e Sonos.
C'è anche il problema dell'assistente vocale. Intendiamoci: Siri è efficiente e apprezzabile. Tuttavia, non è ancora all'altezza di una concorrenza del calibro di Alexa e Assistente Google.
6- Apple non sta puntando su hardware nel contesto smart home
Se sei seriamente intenzionato a conquistare un mercato, devi costruire l'hardware capace di valorizzare al meglio il tuo software. Questa è stata la filosofia di Apple fin dai suoi primi anni di esistenza, un concetto che Steve Jobs lo ha chiarito durante la presentazione iPhone nel gennaio 2007.
Il colosso di Cupertino lo fa con la maggior parte della sua linea di prodotti, trascurando però colpevolmente HomeKit. Sì, Apple ad oggi costruisce l'HomePod mini. Ma hai mai provato Alexa? Amazon produce la maggior parte del suo hardware: da termostati intelligenti, prese smart e telecamere, ma anche tanti altri accessori più o meno di nicchia.
Non si tratta semplicemente di chi produce i gadget migliori: stiamo parlando di garantire una perfetta compatibilità e qualità tra tutti i gadget intelligenti all'interno di un ecosistema.
Apple dipende fortemente dall'hardware di terze parti per mantenere a galla l'ecosistema HomeKit. Ciò va a influenzare negativamente l'utilizzo dei prodotti. Per alcuni dispositivi, l'interoperabilità è un completo disastro e l'aggiornamento tempestivo del software è un miraggio.
HomeKit di Apple? Rimandato
Non tutte le ciambelle escono con il buco e, in questo senso, Apple sembra non essere riuscita a fare centro con HomeKit.
Potenzialità e risorse di certo non mancano all'azienda ma, allo stato attuale, la concorrenza di Google e Amazon sembra avere un netto vantaggio da cui partire. Anche se non è detto che questo divario si andrà a sottigliare con il tempo, potrebbero volerci ancora parecchi anni.
A meno di non essere un fan accanito di Apple, dunque, al momento optare per HomeKit nel contesto della tua casa potrebbe non essere una scelta così azzeccata. Ciò non significa che, con la potenziale uscita di un nuovo modello di altoparlante o qualche novità inaspettata, il colosso di cupertino possa rimettersi in gioco nel futuro.